Corallo: una cara eredità per Vitale 1913
Nel 2017 il Dott. Alberto Domenico Vitale, terminava la sua prima collezione, rendendo omaggio al corallo.Amante e appassionato della natura e dei tesori nascosti dell’oceano, ha deciso di puntare i riflettori sul corallo, dedicandogli un’intera collezione chiamata “ Merveilles des Océans ”, in collaborazione con la Fondazione del Principe Alberto II di Monaco. Parte del ricavato di questa collezione viene devoluta alla Fondazione, con l’intento di sostenere la protezione degli oceani, combattendo in particolare l’inquinamento idrico causato dai residui plastici. Questa collezione, presentata il 23 ottobre 2019, non è che un primo passo verso la gratificazione di questo prezioso organismo marino.
Sensibile alla conservazione della fauna e della flora marina, Alberto Vitale decise subito di impegnarsi in questa causa offrendo il proprio tempo, come membro fondatore e vice presidente della giovane associazione filantropica OceanoScientific Monaco e, membro dello Yacht Club di Monaco e della Fondazione del PrincipeAlberto II di Monaco.
La missione dell’associazione OceanoScientific è di organizzare spedizioni in barca a vela il cui scopo è di raccogliere dati oceanografici in aree scarsamente frequentate del globo. Le informazioni sono poi fornitegratuitamente alla comunità internazionale, per assisterla nella ricerca sulle cause e le conseguenze del cambiamento climatico. L’obiettivo finale dell’associazione OceanoScientific è di educare, sensibilizzare emobilitare quante più persone e generazioni future sull’importanza di agire a favore dell’Oceano, per tuttal’umanità.
D’altra parte, l’associazione OceanoScientific desidera, durante le sue spedizioni, raccogliere frammenti di coralli provenienti da tutto il mondo, danneggiati dagli uomini o naturalmente, per realizzare una serra sottomarina a Monaco e creare la più grande riserva corallina del mondo, garantendo la protezione dei coralli eprevenendone la scomparsa.
I coralli sono esseri viventi in grado di sopravvivere per più di 500 anni. Inoltre, sono la casa di migliaia di altre specie marine e sono essenziali per la sopravvivenza degli oceani e il mantenimento dellavita sulla Terra.
Per la realizzazione dei suoi gioielli, Alberto Vitale vuole utilizzare solo coralli distrutti dalla natura. È fuori questione degradare la bellezza e l’ecosistema dei fondali marini. Tuttavia, questa pratica richiede pescatori di coralli professionisti: nel Mar Mediterraneo è necessario scendere in profondità tra gli 80 ei 120 metri sotto il livello del mare per poter raccogliere questi preziosi pezzi di corallo rosso-arancio. Vitale 1913 ha quindiscelto di utilizzare esclusivamente il corallo di Sciacca, cittadina siciliana mitologica, per la creazione della suacollezione di alta gioielleria, «Merveilles des Océans».
La storia insegna che la Sicilia, conosciuta come una terra rossa, ospita molti vulcani terrestri come Etna,Stromboli e Vulcano, ma anche vulcani sottomarini come l’Empedocle, che comprende diversi isolotti vulcanici. La Ferdinandea, è un’ enorme piattaforma rocciosa che costituisce i resti di un apparato vulcanico. Situata sotto il livello del mare di dimensioni notevoli (30 km di lunghezza e 25 km di larghezza), dorme al largo delle coste siciliane ed è situata tra la città di Sciacca e l’isola di Pantelleria, immersa a soli otto metri dalla superficie dell’acqua. Questo vulcano ancora attivo apparve per l’ultima volta nel 1831 e emerse a 63 metri sul livello del mare, creando un’isola di 5 chilometri quadrati. La sua eruzione durò quasi un mese e mezzo e le scosse furono così violente e così forti, che distrussero i coralli fino alle coste di Sciacca. Gli inglesi furono iprimi a sbarcare sull’isola ed a rivendicare la sua sovranità. Ma, il re di Napoli e di Sicilia, Ferdinando II di Borbone inviò delle navi per cacciare gli inglesi e battezzò poi l’isola con il nome Ferdinandea. Pochi mesi dopo, nel dicembre 1831, la questione della sovranità di questo isolotto scomparve con esso, sotto le profondità del mare.
Il corallo di Sciacca è stato quindi naturalmente distrutto dall’eruzione di questo vulcano. La famiglia Liverino, esperta nel settore del corallo da cinque generazioni, ha ampiamente partecipato nella prosperità della città diSciacca praticando la pesca dell’oro rosso. Questo è il motivo per cui Vitale 1913 ha lavorato a stretto contatto con la famiglia Liverino. Enzo Liverino, che è anche il Presidente della Commissione CIBJO, «ConfederazioneInternazionale di Gioielleria, Gioielleria, Oreficeria di Diamanti, Perle e Pietre », utilizza principalmente ilcorallo di Sciacca. La famiglia Liverino possiede un’impressionante collezione di gioielli in corallo, sculture e altri capolavori, che i visitatori possono ammirare nel Museo Liverino.
Tradotto da Anna Colognese